Ho scelto di fare il medico in modo veramente particolare. Iniziava l’estate del 2009 e all’epoca studiavo Lettere Classiche presso l’Ateneo di Udine. Mi ero recato nella mia amata Calabria, a Melito di Porto Salvo, per studiare le materie della sessione estiva e purtroppo, come un fulmine in quel terso cielo della Calabria, fui colpito da una diagnosi di Linfoma di Hodgkin, quarto stadio. Mi recai quindi per le cure prima a Pavia e poi a Roma dove fui curato dal Prof. Locatelli e dal suo meraviglioso staff.
Mentre ero a Pavia, tra il giorno della TAC e della PET di rivalutazione post-chemioterapia, il 3 settembre 2009 presi la decisione che avrebbe cambiato tutta la mia vita. Quasi come una vocazione andai a sostenere il test di ingresso alla facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Ateneo Pavese e andò bene. Dopo la Laurea sempre col Prof Locatelli, ho lavorato nello stesso Istituto (l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesu’) dove sono stato curato.
Adesso, dopo quasi 10 anni, mi sto specializzando in Oncoematologia presso l’Ateneo di Roma Tor Vergata con i preziosi insegnamenti della Prof.ssa Maria Teresa Voso, occupandomi di Leucemie Mieloidi Acute e in generale di patologie neoplastiche mieloidi. A breve inoltre, concluderò questo percorso ultimando la specialistica con un periodo di 1 anno negli USA ai fini di ricerca nel campo oncoematologico.
Ho conosciuto la Fondazione Lilli grazie al Prof. Francesco Lo Coco, recentemente scomparso, il quale mi ha subito caldamente invitato, insieme alla Prof.ssa Voso, a partecipare al Bando per le borse di studio di quest’anno, dato l’interesse per la ricerca scientifica e il futuro progetto statunitense. Sono stato molto onorato di aver ricevuto il “Premio per la ricerca oncologica traslazionale” che mi appoggerà in questo mio ultimo anno e periodo estero e di aver avuto la possibilità di conoscere e parlare con la sorella di Lilli, ringraziandola per tutto cio’ che la Fondazione ogni anno fa per noi giovani ricercatori impegnati nella lotta contro il cancro.
Un grazie sentito a tutta la Fondazione che annovero tra le belle cose che la nostra Terra offre a chi ancora ci vive e a chi, per motivi di studio e lavoro, ha dovuto lasciarla.